Passo da un momento storico all'altro come si saltano le pozzanghere, ciò che cambia è la tua presenza, è la tua assenza, e i colori che porti addosso e che spargi come polline nell'aria che inspiro ed espiro innescando chissà quale circolo infinito.
E tu dici che forse finirai le parole, ma sai bene che quando avremo finito quelle esistenti ce ne inventeremo delle nuove, e poi ricominceremo da capo e poi magari finiremo per creare un'altra lingua da usare nelle occasioni speciali, come ieri e come tutti gli anniversari giornalieri, è una continua festa di noi.
Apri la porta e sei l'apparizione di tutti i santi insieme, come faccio a contenere l'estasi? Perché poi dovrei contenerla?
29/05/15
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