E’ difficile, io non voglio questo. Sono problematica, paranoica e spaventata. Spaventata da cosa. Paura.
Le solite fobie notturne. Il quieto vivere è di chi dorme la notte. Star svegli di giorno è troppo facile: tutti sono svegli, e tutti, a loro modo, ti distraggono da te, è questo che ti permette di essere normale. Troppe voci insieme, abbastanza da non poterne ascoltare nessuna. Di giorno la foresta, di notte gli alberi, e se ti va male anche le radici e le ipocondrie. Le tue distrazioni. Il bisogno di essere sinceri almeno con se stessi.
Le labbra socchiuse e i denti che non ho ancora visto. Tutto questo mi turba, perché vivere di notte è molto più difficile: nessuno ti protegge da te, la notte.
La scala e la voce che grida dentro di te "io torno sempre indietro", perché il problema di fondo è la paura di non poterlo fare.
Macchiare gli altri di te e non poter rimediare. Vederli sfiorire e per un solo istante pregare di morire. Quando hai dentro la morte hai quasi paura di toccare le cose e di vederle morire almeno un po’, perché capita sempre. Quando hai dentro la morte devi stare attento a non guardare gli altri negli occhi, non devi fargliela vedere.
La scala e la voce che grida dentro di te "io torno sempre indietro", perché il problema di fondo è la paura di non poterlo fare.
Macchiare gli altri di te e non poter rimediare. Vederli sfiorire e per un solo istante pregare di morire. Quando hai dentro la morte hai quasi paura di toccare le cose e di vederle morire almeno un po’, perché capita sempre. Quando hai dentro la morte devi stare attento a non guardare gli altri negli occhi, non devi fargliela vedere.
La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
Era tutto molto bello, su quella scaletta,
Era tutto molto bello, su quella scaletta,
e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone,
e non avevo dubbi che sarei sceso, non c'era problema.
Non è quello che vidi che mi fermò, Max, è quello che non vidi.
Puoi capirlo? Quello che non vidi è dove finiva tutto quello.
La fine del mondo.
14 marzo 2010
Ammiro molto la tua prosa, ma mi manca la tua poesia. Sei l'unica che io conosca che scrive davvero bene, toccandomi l'anima.
RispondiEliminaInsomma, ti prego, ritorna (anche) a scrivere in versi