21.2.15

612

le parole d’amore al computer di 400 giorni fa
io pensavo che fosse l’apocalisse
ma poi sei venuto di 27
i tuoi occhi erano così diversi
io pensavo che fosse la fine del mondo
e che tu fossi un’altra persona
anche se continuavi a baciarmi
come nella sindrome di Capgras
i familiari sostituiti da impostori
tu agli alieni ci credi un bel po’
ma poi mi hai scritto sulle cartine
in rosso
- ti amo troppo, cazzo -
e prima di andartene mi hai lasciato la tua pendrive
le parole d’amore sul desktop
e un titolo chilometrico
dicevi che ti ho dimostrato che si può vivere
di sola arte, di solitudine
io pensavo che fosse la morte molecolare
ma ti ho dimostrato che si può vivere
400 giorni dopo guardiamo l’universo
che abbiamo fondato in camera da letto
in camere da ospedale psichiatrico
e gli occhi sono sempre i tuoi
del colore delle prime luci dell’alba e ancora
costellazioni
30/01/15

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