Quando i nostri cuori tornarono nei cieli tu mi dicevi “ce l’abbiamo
fatta”, mi dicevi “guarda, le nostre anime volteggiano e i pianeti
collidono e le foreste si incendiano”.
I fiori ti crescevano sul volto, mi accarezzavi i capelli, sembravi un
guerriero medievale e un naufrago. Trasalivi quando mi parlavi della
metempsicosi, ti scomponevi e fremevi spiegandomi come noi due esistiamo
da sempre e da sempre e per sempre ci amiamo. Così le opere di Picasso
non sono che ulteriori dimostrazioni scientifiche a nostro favore, si
aggiungono alle innumerevoli prove e testimonianze che abbiamo
accumulato nel tempo.
Come se fossero necessarie.
E poi i rumori stridenti nei timpani, implorano pietà, i treni
deragliano, le donne si coprono gli occhi e si caricano di esplosivi.
È così che funziona la reminiscenza platonica: ti guardo e perdo
consistenza. Ti guardo e sono dentro di te, che mi avvolgi come
citoplasma e mi fai orbitare nei Per sempre e nei Mai.
Adesso imprimo i tuoi tratti somatici sulle retine per non sentirti
lontano quando i diritti e i doveri prevalgono sulla volontà.
Adesso hai monopolizzato i miei potenziali d’azione dando loro i tuoi
nomi e mi scorri dentro come gli elettroni che ci circumnavigano quando
siamo insieme.
Mentre la luna decresce, tu mi fiuti come le bestie feroci fiutano le
loro prede, mi guardi con occhi di lupo, mi rivesti di graffi, di fiori,
di ferite e di altri segni d’amore.
Ti fiuto come le bestie feroci fiutano le loro prede o i loro cuccioli.
RispondiEliminaPerché sei la mia cucciola violacea e cinetica, sei la volontà della nongravità, la mia gioia interstellare e ipergalattica.
Che ci cresceranno sulla faccia i fiori e gli alberi e quando spariranno li tatueremo per non dimenticarli, o ci faremo tante foto per trasferirli nei nostri collage di arte amorosa.
E ce l'abbiamo fatta, e tra qualche ora sarà un pezzo in più, un tassello che non causerà nessun effetto domino.
E spalancavamo gli occhi per guardarci, e spalancavamo le bocche per parlarci e dirci quanto siamo destino pop, quanto siamo teneramente introversi posizionati nel verso giusto.
Mentre i tuoi scritti mi fanno sempre sentire un personaggio di una favola daidaista, di una favola che non è più una favola ma la nostra stessa esistenza.
<3