1.9.13

Feniletilamina

Quando torneremo ad essere dipinti di bianco lattiginoso e fuori farà freddo, noi non moriremo.
Saliremo su un cielo affollato, ma ancora più su, dove i treni non si perdono e le speranze non si polverizzano, e brilleremo di luce riflessa.
E da lontano si vedranno i nostri crateri, che riempiremo fino all'orlo dei giorni passati a chiederci chi saremo e dove andremo e quanto a lungo tremeremo.
Le luci non si spengono mai.
Mi stringi le mani e trascendiamo le scienze naturali, tutte le manifestazioni di te mi avvolgono, mi trapassano, mi possiedono. Forse torneremo nell'Iperuranio a contemplarci e a dirci che non smetteremo di esistere in nessuna delle nostre vite.
Forse ci aggrapperemo alla fisica e alla metafisica per non lasciarci andare, ci serviremo degli scrittori del Novecento e dei riti pagani, ti giuro che non moriremo.
E tu continuerai a baciarmi ogni cellula dell'area tegmentale ventrale e a scatenare maremoti su ogni recettore dopaminergico, e io ti apparterrò, come i lupi e i corpi celesti si appartengono.
Formuleremo delle congetture sui nostri periodi ipotetici e pianificheremo viaggi che non faremo mai. Ma è così che non finiremo.
Mentre ti guardo e il cielo è troppo vicino e fuori non tira vento e le luci sono coperte e il fumo ci brucia gli occhi e le finestre sono sbarrate e il tempo si è dileguato vorrei urlarti che 
Siamo incorruttibili.

"La feniletilamina è un alcaloide e un neurotrasmettitore monoamminico biosintetizzato tramite decarbossilazione enzimatica dell'amminoacido fenilalanina. Chimicamente rappresenta una ammina aromatica, è idrosolubile e per esposizione all'aria reagisce con l'anidride carbonica atmosferica formando un carbonato solido. È fortemente basica e a contatto con la pelle provoca ustioni. Grazie alla sua capacità di creare dipendenza e assuefazione (al pari di composti imparentati con essa come l'anfetamina), è alla base dell'innamoramento e dell'attrazione amorosa."

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