Prendi la tua identità.
Osservala bene. Memorizzala.
Guardala ancora un po', concediti dell'altro tempo.
Analizzane ogni dettaglio.
Ogni spigolo.
Ogni ombra.
Accarezzala, cullala, tienila per mano.
Amala.
Non lasciarla cadere, ancora per un po'.
Rassicurala, dille parole leggere, confortala.
Prendila e mettila esattamente di fronte a te.
Parallelamente a te.
Memorizzala, osservala.
Inspirane il profumo, tienila.
Imprimila sulle tue retine, nella tua memoria ecoica.
Distinguine i colori, ingoiala.
Buio.
Adesso confondi i colori, mischiali, stravolgili.
Prendi la tua identità e cambiane le parole.
Distruggila, strappala in mille pezzi.
Accartocciala, lanciala contro il muro.
Cambiane la forma, disintegrala.
Smontala, sfiniscila.
Calpestala, sputaci sopra. Denigrala.
Sezionala, osservane i frammenti, dalli in pasto ai cani.
Dalle fuoco, lentamente, eliminala.
Prendi la tua santità e massacrala.
Prendi la tua vanità e stordiscila.
Prendi quella cazzo di vita e buttala in mare, affogala.
Prendi la tua identità.
Dimenticala.
Anche io spero di svegliarmi presto da questo incubo.
RispondiEliminaNon perdiamoci.