11.2.11

Throw our hopes into the ocean

In fondo da qualche parte avrei dovuto cominciare. Sconfitta.
I troni sporchi e i re volgari di cui siamo al cospetto.
La strada di casa si percorre per inerzia e per bisogno di protezione.
Schifosamente mi parlavi dei viaggi degli eroi, dell'empatia e dei fallimenti psichici. I capelli bianchi che ti auguro per l'eternità.
Avrei voluto strapparteli, quegli occhi vuoti, ma sarebbe stato esagerato, in una consecutio temporum piuttosto corretta. Il fatto è che non c'è nient'altro da fare, neanche piangere, neanche cantare.
Somministrati un'adeguata quantità di elettroshock, poi fai di te quello che ritieni migliore.

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