21.2.10

Un'assurda sinfonia

Accorrete brava gente
Lo spettacolo ha inizio
Siate presti con la mente
Non gettatevi nel vizio

Or non fatevi aspettare
Ché la folla è già arrivata
Non lasciatevi pregare
La mia festa è cominciata

Suona il corno, gran signore
Dal solenne portamento
Inneggia fiero il suonatore
Lo accompagnano altri cento

S'intravede il volto oscuro
Del più nobile trombone
Al lento passo del tamburo
Suona ancor la sua illusione

Poi si senton nella stanza
Il clavicembalo e il fagotto
Tra la gente quieto avanza
Il loro canto ininterrotto

Del violino il dolce suono
Lieto s'alza tra le lire
Assopisce sin il tuono
Che s'inchina all'imbrunire

La grancassa e la trombetta
S’esibiscon con fervore
Perché ancor non si commetta
Degli stolti il triste errore

Di confonder l'armonia
Con un suono unico e solo
Poiché nella sinfonia
Gioca ognuno il proprio ruolo

E se non sentite ancora
Il tenue triangolo insperato
Date orecchio alla buon'ora
Al vostro udir meravigliato

La mia orchestra consacrata
A quel suono irregolare
S’è di certo figurata
Come un premio singolare

S'ora il flauto cominciasse
A eseguir per conto suo
Una melodia di classe
Il piacer sarebbe tuo

Tuttavia or supponiamo
Che il trombone s'intrometta
A inquietar ciò ch'ascoltiamo
In un'armonia imperfetta

Lo spettacolo sarebbe
Tristemente rovinato
Il pover flauto sì verrebbe
Da quel bruto tormentato

Per pietà di tutti i numi
Quanto detto forse avviene
Che l’orchestra si frantumi
Nelle vostre tasche piene

Ma se state ben attenti
Ogni suon potrete udire
Separato dagli accenti
Che son soliti seguire

Non lasciatevi ingannare
Allor da tanta maestria
Si comincia ad intonare
Quest’assurda sinfonia

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