Accorrete brava gente
Lo spettacolo ha inizio
Siate presti con la mente
Non gettatevi nel vizio
Or non fatevi aspettare
Ché la folla è già arrivata
Non lasciatevi pregare
La mia festa è cominciata
Suona il corno, gran signore
Dal solenne portamento
Inneggia fiero il suonatore
Lo accompagnano altri cento
S'intravede il volto oscuro
Del più nobile trombone
Al lento passo del tamburo
Suona ancor la sua illusione
Poi si senton nella stanza
Il clavicembalo e il fagotto
Tra la gente quieto avanza
Il loro canto ininterrotto
Del violino il dolce suono
Lieto s'alza tra le lire
Assopisce sin il tuono
Che s'inchina all'imbrunire
La grancassa e la trombetta
S’esibiscon con fervore
Perché ancor non si commetta
Degli stolti il triste errore
Di confonder l'armonia
Con un suono unico e solo
Poiché nella sinfonia
Gioca ognuno il proprio ruolo
E se non sentite ancora
Il tenue triangolo insperato
Date orecchio alla buon'ora
Al vostro udir meravigliato
La mia orchestra consacrata
A quel suono irregolare
S’è di certo figurata
Come un premio singolare
S'ora il flauto cominciasse
A eseguir per conto suo
Una melodia di classe
Il piacer sarebbe tuo
Tuttavia or supponiamo
Che il trombone s'intrometta
A inquietar ciò ch'ascoltiamo
In un'armonia imperfetta
Lo spettacolo sarebbe
Tristemente rovinato
Il pover flauto sì verrebbe
Da quel bruto tormentato
Per pietà di tutti i numi
Quanto detto forse avviene
Che l’orchestra si frantumi
Nelle vostre tasche piene
Ma se state ben attenti
Ogni suon potrete udire
Separato dagli accenti
Che son soliti seguire
Non lasciatevi ingannare
Allor da tanta maestria
Si comincia ad intonare
Quest’assurda sinfonia
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