21.2.10

Non è colpa tua

Con gli specchi cambi voce
Inneschi fantasia feroce
Ad un pugno di neonati
Poco attenti e disertati.

Chi di voi ha confessato
Con dovizia e sguardo basso
D’ora in poi è autorizzato
A scagliare il primo sasso.

Ti propongono il martirio
Consegnandoti un acconto,
Ti promettono il delirio
Se non fossi ancora pronto.

Adesso è ora di pagare
Per la vostra distrazione,
Tutti in fila a naufragare
Nella mal conformazione.

Inceneriamo i tuoi segreti
Auspicando cortesia
Con parabole da preti
Contagiate da eresia

La persona è un’unità
Strettamente riservata
Che si dondola a metà
Con la faccia sfigurata

Forse adesso è troppo tardi
Per compiangere il contesto,
Per sputare sugli specchi
Forse è ancora troppo presto.

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