ti guardo come si guarda un bambino da proteggere
da dietro il vetro
una farfalla che continuo a fissare
che continua a sorprendermi
battito di ciglia, cambia colore
e forma
diventi felino, feroce predatore
ti guardo come si guarda il proprio carnefice
e la cura da tutti i mali
graffi sui seni, barba sulla lingua
sono con te al parco
o era forse la foresta tropicale
quando, sfiniti, abbiamo deciso di continuare a sfinirci
ti cerco come si cercano l'aria, l'acqua, la terra
sei gli elementi naturali
sei il fuoco che mi brucia le vene
sei nastro isolante
un vecchio burbero che borbotta e brontola
sull'inutilità dei giovani
e sulla purezza degli ideali
un bambino capriccioso che odia gli abiti da cerimonia
e le riunioni familiari
che guarda il cielo in cerca di falchi e aquile
che aspetta, come una benedizione, la luce del sole
e fotografa i fiori
sono con te sul divano instabile
ti guardo come si guarda un marinaio
che ha attraversato l'oceano
e, varcata la soglia, sa di essere a casa
battito di ciglia, cambia sapore
diventi agrodolce
quando la distanza è annullata
dai venti favorevoli e dai tuoi buoni umori
imprevedibile
sul biglietto del tram hai giurato di essere mio
11/05/15
Nessun commento:
Posta un commento