17.10.10
Starnostars
Le stragi nel cervello. Andare per le strade delle città sommerse dai diluvi universali coi carri armati e i sottomarini e fingere di sopportare l'alcol le lacrime e i neurotrasmettitori atrofizzati per sentirsi meno fragili. Mentre costruivamo le fondamenta per solidi e resistenti muri del pianto a cui ci saremmo aggrappati in caso di necessità, cercavo tra le unghie il coraggio di dirti che c'è qualcosa che non va in me, ma sapevo che lo avresti capito comunque. Per non farti preoccupare evitavo di parlarti delle mie estati preferite, dei disastri subcorticali, dei nostri modi inefficaci di sopravvivere davanti a questi giorni violenti. Restavo a guardare, con chissà quale altra desolante immagine proprio davanti agli occhi. E quanta vulnerabilità, quanta disperazione. Bevevo per dimenticare il passato ma come sempre dimenticavo il presente. E lanciarsi dalle funivie e coprirsi il cuore ed i polmoni di gelo. Quando lo scoprirò ti dirò di cosa soffriamo.
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