17.11.14

15 agosto

15 agosto e la persona più presente qui è De André.
15 agosto e non ci sono, non ci sei, e quanti altri giorni non ci saremo.
Scivolerò lentamente? via dalla tua vita, finirò per essere una figura lontana, un sms prima di andare a dormire, ricordi e nostalgia.
(E se lui era il fuoco lei doveva essere il legno)
Una quotidianità frantumata, una pace trovata e mandata via, un destino di merda che se la ride di sicuro, ci giurerei.
(Sono state giornate furibonde senza atti d’amore, senza calma di vento, solo passaggi e passaggi, passaggi di tempo)
Scivolerò via dalla tua vita come ci sono entrata e poi moltiplicheremo i chilometri e divideremo le esistenze. Errori di calcolo.
(Come fa questo amore che dall’ansia di perdersi ha avuto in un giorno la certezza di aversi)
Quando tu dovresti essere la mia famiglia, il mio oggi, il mio sempre, il mio giorno e la mia notte, la carne il sangue e le ossa. Anche le ossa.
(Allora nei momenti di solitudine quando il rimpianto diventa abitudine si piangono le labbra assenti)
E io vado e non so se me lo perdonerò.
E tu resti e non so se te lo perdonerò.
Come la lettera di dicembre ancora sul desktop, “dovremmo essere indivisibili ma non so”.
(Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano, cosa importa se sono caduto? Se sono lontano?)
Una morte annunciata, un’agonia lenta e costante, quasi dolce, giorno dopo giorno, ogni minuto è un minuto in meno.
Guardare la felicità in faccia e girargli le spalle.
(Mi sono spiato illudermi e fallire, abortire i figli come i sogni, mi sono guardato piangere in uno spechio di neve, mi sono visto che ridevo, mi sono visto di spalle che partivo)
Come il sole. Come Oceano.
Come Un malato di cuore e le labbra che ti ho baciato e chissà se sopravvivrò.
(L’anima d’improvviso prese il volo)
Tornerò a guardarti vivere da lontano, e quando riderai non riderai con me e quando piangerai non piangerai con me.
Ti studierò e perderò il fegato e lo stomaco e non ci saranno che detriti e rottami e ostentazioni di tranquillità.
Uno sfacelo.
E non avrò le scritte sull’armadio, il cuscino non saprà di te, e vedrò un sacco di gente che non sarà te, chissà cosa diventerò. Un meccanismo inerme, l’amor puro, l’anima, il senso.
(Una donna in fiamme e un uomo solo)
15 agosto e sono più le lacrime dei battiti cardiaci - tranquillo, sono solo pensieri passeggeri.

15/08/14

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