Cento anni di solitudine nei nostri diari aperti, cento anni di solitudine nei nostri necrologi. Andremo a sbattere contro i guardrail solo per sentirci vivi. Mi dicevi che saremmo state insieme per sempre, e io ci credevo.
Mi chiedo come possa essere successo senza che ce ne accorgessimo.
Come i fulmini negli ultimi giorni di luglio, quando ci stringevamo forte per non tremare. Quando ci coglievamo di sorpresa come i centri storici dietro i centri commerciali. E ti ho dato l'anima in cambio di un biglietto aereo, e le foto sul posto di lavoro sono severamente vietate, quindi guardami per l'ultima volta e non girarti più. Ti dicevo di fumarmi la vita e non mi davi ascolto.
Ti verrò a trovare con gli ultimi soldi del mese e i lineamenti sempre più simmetrici per tornare a quindici anni fa e piangerci tra le braccia.
E le nostre consuetudini, abitudini, prassi, mos, che dovremmo rispettare.
Il cuore in gola per dirti che ti amo.
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