e i temporali inconsolabili

La nostra anima che ansimava, le influenze socio-culturali che andrebbero abbattute. Se non sentissi altro che musica la mia vita assumerebbe di sicuro un altro significato. Come in un film muto, dalle labbra non uscirebbe niente, se non musica, e violini e urla e flauti. E non si dica che sono una di quelli che apprezzano le cose solo quando le perdono: le apprezzavo anche prima, è questo il problema. Abbiamo ricreato l'infinito, e questo mi manca. Abbiamo visto la neve precipitare e tutto sapeva di rosso, di quel rosso dell'Emilia. Quelle cose che non posso assolutamente dire e odio non poterlo fare. Per commemorare i tempi passati, con le depressioni di Guccini mascherate dall'alcol, e quelle di De André, un po' meno didascaliche. Mi manca tutto quello che la mia mente riesca a pensare, ma è colpa mia. Se siamo diventati indifferenti. E' da un'ora che cerco di dormire, dio, toglietemi le funzioni cognitive e mnesiche, fate qualcosa. Che Baricco diceva se ha un nome non può esser così grave, lo dici ed è già passato. Gli inverni e le estati a cui sono legata ma per motivi diversi. Come back november. Intuizioni deliranti. L'ossessione di cui mi parli sempre. Se solo sapessi.

Il sistema internazionale non è sempre applicabile, e il peso che diamo alle parole non coincide.
Tu però non preoccuparti. Non voglio neanche impegnarmi per fare chissà quale analogia o metafora, non servirebbe a niente. Cercherò solo di dormire, come te che sai sempre cosa fare e lo fai sempre al momento giusto, nel modo migliore.
Il sistema internazionale non è sempre generalizzabile e io e te siamo intergalattici, con tanti chilometri a nostra disposizione. Che per festeggiare ti porterò in montagna e poi te ne andrai di nuovo.